Domanda:
Perché la cenere rende il terreno così fertile?
gurghet (protesta)
2007-07-05 08:15:07 UTC
Dopotutto è solo cenere!!!!
Tre risposte:
2007-07-06 05:21:31 UTC
Non è vero ! La cenere fertilizza poco ! Studia agraria e la chimica dei terreni e poi ne riparliamo ! Per farti capire..qualsiasi vegetale per crescere ha bisogno di elementi chimici pari ad 1 Euro...80 centesimi sono di Azoto..15 cent. di potassio 5 cent. di fosforo. L'azoto ne ha bisogno in forma solubile (nitrati.ammoniacali ecc..)..Il potassio ce ne è già tanto nei terreni..quello che manca è l'azoto e il fosforo.. Bruciare stoppie e foreste per ricavare potassio è puramente CRIMINALE ! E' come buttare via anelli d'oro per raccogliere le scatole ! Purtroppo tale pratica ignorante è usata in Brasile per ricavare piantagioni di caffè..Così a Sumatra per piantag. di tabacco . La Bolivia non è da meno per la coca..Scusa ma quando sento dire che la cenere fertilizza mi si rivolta lo stomaco !!
riddick83
2007-07-05 16:13:06 UTC
La cenere è una miscela concentrata di sali minerali, soprattutto calcio, potassio e fosforo, ricca anche di magnesio, silicio e di una vasta gamma di altri preziosi microelementi, ma povero di azoto che viene perso durante la combustione, il suo impiego come fertilizzante risulta molto efficace oltre che economico, utilizzato molto x le piante ortive, fiori e alberi da frutta ( vite ).

Da utilizzare con moderazione in terreni alcalini xke provoca un ulteriore abbassamento del pH nel terreno.
§tufo di guidare
2007-07-05 15:21:30 UTC
La cenere come fertilizzante



Utilizzare la cenere come fertilizzante è senz'altro un ottimo modo per valorizzare un prodotto che altrimenti sarebbe da smaltire, con relativi costi (anche ambientali).



La composizione delle ceneri e la disponibilità dei nutrienti varia abbastanza a seconda della specie arborea da cui provengono, dell'età della pianta, dell'ambiente in cui è cresciuta e della parte utilizzata.



La cenere di legna possiede un'altissima quantità di potassio (mediamente 10-11% in K2O), dunque può essere valorizzata ulteriormente somministrandola prima della semina di piante con un alto fabbisogno di questo elemento (es: patate). Contiene anche un buon titolo di fosforo (2-5% in P2O5) e una quantità piuttosto limitata di microelementi (ferro, rame, boro, ecc.). Ha reazione (pH) alcalina a causa della presenza massiccia di calcio (anche più del 40% in CaO). Tutti questi elementi sono presenti in forme fortemente ossidate e dunque sono messe a disposizione delle colture con una certa lentezza.



Un dosaggio di 200 g/m2 = 2 t/ha è sufficiente per i fabbisogni minerali di qualsiasi coltura, tranne che per l'azoto e lo zolfo, che essendo volatili non sono presenti nelle ceneri. Per ottenere un concime minerale completo è sufficiente aggiungere 40-60 g/m2 di solfato ammonico-20. Evitare di somministrare ceneri con reazione alcalina (pH > 7) e stare comunque sotto i 250 g/m2 su tutti i terreni, altrimenti si rischia di innalzare troppo il pH.



La distribuzione si può effettuare al momento in cui si spargono i concimi organici (letame e compost maturi), ovvero prima delle lavorazioni di fondo (vangare o aratura). Nel caso di piante arboree (frutteti, siepi, piante ornamentali), distribuire nell'area della proiezione della chioma, ove sono situate la maggior parte delle radici.

La distribuzione può comunque essere effettuata anche con largo anticipo, dato che gli elementi presenti sono poco solubili e per niente volatili, dunque non si incorre in rischi di inquinamento o di riduzione delle proprietà fertilizzanti. Ad esempio si possono distribuire, man mano che vengono prodotte, sui terreni che si vangheranno a primavera.



Un'ottima idea è quella di utilizzare le ceneri nella produzione del compost o nel letame, alle dosi indicative di 3-4 kg/m3 di materiale. La cenere difatti assorbe l'umidità in eccesso, migliorando l'aerazione della massa in fermentazione; neutralizza l'acidità provocata dalle fermentazioni; i microrganismi possono utilizzare i minerali nel loro metabolismo, inserendoli così nella sostanza organica. I minerali organiati risultano così molto più biodisponibili per le piante. Sugli appezzamenti dove si distribuisce il compost arricchito di ceneri solitamente non si vanno a distribuire altre ceneri.



Evitare la somministrazione su piante acidofile, che non amano il calcio, come azalee, rododendri, camelie, eriche, ortensie, orchidee, mirtilli.



La cenere utilizzata deve essere prodotta dalla combustione unicamente di legna vergine, dunque non deve aver subito alcun trattamento. La legna trattata con composti clorurati organici (plastiche, vernici, solventi, disinfettanti, ecc.) può difatti liberare diossine. Tra l'altro la legge vieta espressamente di bruciare nei generatori termici domestici (stufe, camini, caldaie) qualsiasi prodotto che non sia biomassa vergine; è vietata anche la combustione della carta, che rilascia molte sostanze tossiche nei fumi.



E' possibile usare le ceneri del carbone di legna (carbonella), che presentano caratteristiche analoghe alla cenere di legna. Le ceneri di carbon fossile è invece da smaltire in discarica, data la presenza, a volte elevata, di metalli indesiderabili (piombo, cromo, nichel, cadmio, alluminio, ecc.) e la presenza di elementi utili come boro e manganese in dosi eccessive per le piante e dunque fitotossiche.



La distribuzione di cenere nell'orto attorno alle piante, in strisce di 6-7 cm di larghezza e alte 2 cm, è molto efficace contro limacce e chiocciole, poiché si vanno a creare delle barriere insormontabili dai molluschi, innocue per gli animali superiori e i bambini e ad impatto ambientale sicuramente inferiore che utilizzando lumachicidi.

La cenere risulta efficace però solo fintanto è asciutta, quindi in caso di pioggia o dopo un'irrigazione è necessario creare delle nuove barriere. C'è chi sparge cenere finemente setacciata su alcuni ortaggi (zucchini, sedano, insalata, patate, ecc.), poiché le sostanze polverulente creano problemi all'apparato respiratorio degli insetti e creano lacerazioni sulla cute con conseguente disidradazione e morte del parassita (è una tecnica insetticida nota sin dall'antichità e abbastanza efficace).



L'uso della cenere è consentito in agricoltura biologica (Reg. Cee 2092/91) se deriva da legname non trattato chimicamente dopo l'abbattimento, condizione comunque obbligatoria per qualunque tipo di agricoltura.

Per ottenere un fertilizzante completo è necessario utilizzare prodotti ammessi dal regolamento, ad esempio 200-300 g/m2 di letame essiccato o pollina, oppure 800-1200 g/m2 di letame o compost maturo anche se, come si è visto, è meglio aggiungere la cenere direttamente nella massa durante la fermentazione.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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